Chiese e cappelle
Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Antonio Abate
La chiesa attuale, orientata a nord e che sorge sul luogo di un edificio primitivo consacrato nel 1483 venne realizzata nel 1776 dall’architetto Giuseppe Pelini e restaurata nel 1928 e 1990.
Al 2 ottobre 1611 fu consacrata ai Santi Pietro, Antonio e Lucio.
Al 25 settembre 1656 sono state benedette le tre campane.
Chiesa di Nostra Signora di Fatima
Sul territorio montano di Giova sorge la moderna chiesa eretta tra il 1984-1988, opera degli architetti Mario Campi e Franco Pessina. A livello del tetto si innalza uno slanciato volume conico attorno alla cui base è possibile circolare. La luce, filtrata dalla cupola conica, crea un armonioso gioco di luce ed ombra sulle pareti.
Cappella della Madonna del Rosario
Semplice aula rettangolare del XVIII s. orientata a meridione.
Cappella di S. Antonio
Semplice aula rettangolare con campanile a vela.
Cappella di S. Carlo Borromeo
Sui Monti di San Carlo, Costruita nel 1630 è orientata a meridione.
San Carlo Borromeo, visitò la Calanca nel novembre dell’anno 1583; si portò anche sui monti a predicare contro le dottrine riformate introdotte in Valle da novatori forestieri. Vuole la tradizione che a ricordo della sua visita si costruì la cappella sul monte omonimo.
Due piccole cappelle, San Francesco e Salvatore, si trovano lungo il sentiero per i monti di San Carlo.
Un cappella si trova sulla strada comunale nella frazione di Aurel dedicata a San Gottardo.
Cappella Sant’Antonio de Bolada sul territorio di Buseno, situata tra i Monti di S.ta Maria i.C. e Braggio
Pare che questa Cappella sia stata costrutta durante la peste nel 1630 per preservare la popolazione dal terribile flagello. Nel 2000-2004 la Cappella è stata ricostruita da un gruppo di volonterosi e donatori, mantendo la stessa struttura e arricchendola all’interno di un mosaico di un giovane artista ticinese Leonardo Pecoraro
Ogni parrocchia ebbe le sue confraternite maschili e femminili. A Buseno esiste la confraternita del S. Rosario fondata prima del 1773.
Nei primi tempi ebbero grande importanza locale, perché rappresentavano buona parte della vita paesana. Le confraternite erano l’unica associazione che esistesse allora nei Comuni. La scuola pubblica era nelle mani delle confraternite, le quali incaricavano i parroci d’istruire la gioventù. Fin verso il 1860 le scuole furono rette da religiosi. Nel 1853 una legge cantonale obbligò i Comuni a provvedersi d’insegnati laici. Dopo allora la scuola prese man mano nuove forme e sistemi d’educazione e d’istruzione. Nel 1875 si aprì per la prima volta la scuola di Giova e chiuse i battenti nel 1952. La scuola durava 5-6 mesi. Obbligo di frequentare la scuola dal 7° al 14° anno; 20 ore per settimana.
Nel 1982 fu aperta la scuola Consortile della Valle Calanca a Castaneda.